Con l”intensificarsi della guerra in Ucraina e dopo l’attacco russo sulla più grande centrale nucleare d’Europa a Zaporizhia il Franco svizzero è arrivato ad un soffio dalla parità con l’euro.

Proprio nella notte dell’attacco russo  la valuta svizzera era scambiata a 1,01133 franchi per euro, un livello mai raggiunto dal gennaio del 2015, da  quando la Banca Nazionale Svizzera ha abbandonato il tasso minimo.

John Plassard di Mirabaud Banque ha avvertito che con gli ultimi gravi fatti in Ucraina i mercati hanno assistito a un “ulteriore forte aumento delle valute rifugio come franco svizzero, dollaro e yen. Il cambio euro/franco è sempre più vicino alla parità”.

E della debolezza dell’euro sta beneficiando il franco, mentre il dollaro resta il rifugio sicuro più ricercato al momento.

“Se la situazione peggiora al punto che gli investitori chiudono le loro posizioni, il dollaro statunitense sarà di gran lunga la migliore copertura”, ha spiegato l’analista senior di Swissquote Ipek Ozkardeskaya.

“Le tensioni legate all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – spiega Il Sole 24 Ore, che illustra la situazione attuale – “spingono ulteriormente in alto il franco svizzero  tradizionale bene rifugio, che nel cambio con l’euro ha raggiunto l’1 a 1 secco. Non accadeva dall’inizio del 2015, quando la valuta elvetica toccò per un breve tempo questi livelli, dopo l’abbandono della soglia di cambio di 1,20 franchi con l’euro da parte della Banca nazionale svizzera”.