A Milano arrestati i finti carabinieri: svaligiavano le case, colpi a ripetizione

Un uomo 30 anni, di Milano, e uno di 43, torinese,  sono stati arrestati dai carabinieri, dopo aver compiuto sei furti in 38 giorni, spacciandosi Carabinieri. I colpi hanno avuto luogo tra il 6 giugno e il 14 luglio, e in due occasioni sono stati interrotti grazie alla prontezza delle vittime. I due miravano principalmente ad anziane indifese, utilizzando un copione ben preciso.

Papaleo avvicinava le potenziali vittime dicendo loro che nel loro condominio c’era stato un furto. Una volta ottenuto il loro cognome, convinceva le donne ad aprire la porta di casa per un “controllo”, per poi rubare denaro e gioielli. Il modus operandi era ben organizzato: iniziavano la giornata in un parcheggio di via Gozzoli a Milano, dove avevano nascosto caschi, giubbotti e targhe rubate, da utilizzare su una Bmw Xr1000 durante i loro blitz.

Dopo 63 denunce di truffe e furti nei primi mesi dell’anno, la squadra anti truffe del nucleo investigativo di Milano ha iniziato le indagini. Papaleo era già noto alle autorità, avendo precedentemente avuto problemi con la legge nel 2020. Seguendo le sue mosse, gli investigatori sono arrivati al complice, Narcisio, e hanno potuto ricostruire il loro operato.

L’arresto è avvenuto dopo un blitz delle forze dell’ordine durante il quale sono stati sequestrati 13.000 euro, gioielli, una moto, ricetrasmittenti, un taser, spray al peperoncino e diverse targhe. La strategia dei due, ben organizzata e meticolosa, dimostra come avessero affinato le loro tecniche nel tempo. Papaleo aveva già avuto a che fare con la giustizia in passato, avendo ricevuto una condanna di oltre 4 anni per un caso simile nel 2020. Curiosamente, il giudice del suo precedente processo era lo stesso che lo ha condannato questa volta.