Milano – Locali di 20 metri abitabili: Salvini lancia il nuovo Decreto

La norma “Salva-Milano” e la possibilità di abitare in locali di 20 metri quadrati (anche al piano terra) trasformano il Decreto Casa di Salvini in una sanatoria completa.

La Lega, a pochi giorni dalle elezioni, ha ampliato il decreto per includere abitazioni di 20 metri quadrati e soffitti alti 2,4 metri, rendendo abitabili anche i locali al piano terra e estendendo le tolleranze agli edifici futuri. Inoltre, la norma “Salva-Milano” affronta la questione dei grattacieli di Milano bloccati per presunti abusi edilizi.

Il provvedimento sarà discusso in Parlamento la prossima settimana, subito dopo le elezioni europee. Matteo Salvini ha annunciato l’intenzione di trasformare il Ministero delle Infrastrutture (Mit) aggiungendo la “e” finale di edilizia, ricalcando il modello del Mite di Draghi. La Lega punta a implementare il Piano Casa Italia, promuovendo modelli di cooperazione pubblico-privato con operatori del credito a vocazione sociale.

Le modifiche al Salva Casa
L’emendamento chiave della Lega permetterà di abitare nei “micro appartamenti” riducendo i limiti attuali: da 28 a 20 metri quadrati per una persona e da 38 a 28 per due persone. L’altezza minima dei soffitti passerà da 2,70 a 2,40 metri. Inoltre, sarà possibile cambiare la destinazione d’uso dei locali al piano terra per ricavarne abitazioni, una richiesta frequente nei piccoli Comuni e borghi storici. Le nuove tolleranze verranno estese anche agli edifici futuri per garantire uniformità normativa.

Verifiche e semplificazioni
Le verifiche in loco dei lavori saranno semplificate per evitare difformità una volta ottenuti i certificati di agibilità. Saranno introdotte semplificazioni per gli interventi realizzati prima del 1977 e per regolarizzare parziali difformità, limitando i lavori richiesti alla sicurezza. Il potere sostitutivo delle Regioni sarà limitato, evitando l’annullamento delle autorizzazioni edilizie comunali anche dopo 10 anni.

Norma “Salva-Milano”
La norma “Salva-Milano” verrà discussa l’11 giugno alla Camera dei Deputati nella Commissione Ambiente e Infrastrutture. La Lega, pur non entrando nel merito delle inchieste giudiziarie, intende evitare il blocco delle autorizzazioni edilizie e trovare soluzioni per le ristrutturazioni edilizie a Milano e in altre città colpite da interpretazioni normative complesse.