A Milano si sta diffondendo una bellissima iniziativa di sostegno alle librerie indipendenti, chiamata “svuota vetrine”. Il movimento ha preso spunto da un gesto compiuto ad agosto, quando un cliente anonimo ha acquistato tutti i libri esposti nella vetrina della libreria Hoepli, nel centro di Milano, spendendo 10mila euro. Questo gesto, probabilmente motivato dal desiderio di riempire una grande casa con libri, ha ispirato i frequentatori delle piccole librerie di quartiere a replicarlo per aiutare attività che spesso lottano per restare a galla.

L’iniziativa è diventata popolare grazie a una lettrice che ha aperto una pagina Instagram per promuoverla, e il concetto di “svuota vetrine” ha iniziato a diffondersi rapidamente. Dopo i primi esempi nelle librerie I Baffi, nella zona Isola, e Antigone, a Porta Venezia, mercoledì è stato il turno della libreria Alaska, situata in via Gian Rinaldo Carli ad Affori, quartiere a nord di Milano. Questa piccola libreria, fondata nel 2021 in uno spazio che un tempo era un salone di parrucchiere, è stata svuotata dai suoi affezionati clienti.

Ventuno persone, appartenenti a uno dei gruppi di lettura della libreria, hanno partecipato all’iniziativa, acquistando in poco più di mezz’ora tutti i libri esposti in vetrina, tra cui titoli come Il colore viola di Alice Walker, I racconti di Grace Paley e l’autobiografia di Majid Bita. Questo gesto ha fornito un importante sostegno finanziario alla cooperativa che gestisce la libreria, un progetto nato dal desiderio di un gruppo di amici di riportare un presidio culturale nel quartiere, che non aveva una libreria da oltre vent’anni.

La libreria Alaska ha espresso su Facebook la propria gratitudine alla comunità di lettori che ha reso possibile l’iniziativa, sottolineando come il loro successo dipenda proprio dal forte legame con i clienti. Ha descritto lo “svuota vetrine” come una vera e propria festa, ringraziando la propria comunità per il sostegno continuo, sia nell’acquisto di libri che nella partecipazione agli eventi.

“Non potremo esistere senza la nostra comunità di lettori e lettrici”, ha scritto la libreria. “Esistiamo perché ne abbiamo una tra le migliori: lettori e lettrici che si incontrano, condividono il tempo, ogni settimana partecipano ai nostri eventi e comprano libri e li leggono, ne discutono, persone amiche e che si son fatte amiche col prestesto dei libri. Ieri ci hanno fatto una piccola festa: hanno comprato tutta la vetrina e gliene siamo grati. Siamo loro grati per aver risposto collettivamente a una voga individuale, e siamo loro grati per lo svuotavetrina ma soprattutto perchè continuano ad essere la ragione per cui esistiamo, insieme alla vetrina”.

Daniela Nicolò, promotrice dell’iniziativa su Instagram dopo aver partecipato allo svuotamento della vetrina de I Baffi, spera che altre persone seguano l’esempio, non solo a Milano, ma in tutto il Paese, per sostenere le librerie indipendenti che sono importanti punti di riferimento culturale nei quartieri.