Rabbia Fonseca: “Sono inc… Il rigorista è Pulisic, non so perché hanno cambiato idea”

Nuovo passo indietro del Milan  nella sconfitta contro la Fiorentina al Franchi per 2-1. La squadra è tornata a manifestare gli errori e l’atteggiamento inadeguato che avevano caratterizzato l’inizio di stagione.

Fonseca non è riuscito a mantenere la continuità di risultati in campionato, interrompendo una serie di tre vittorie consecutive.  Un’occasione sprecata, poiché un successo avrebbe permesso ai rossoneri di raggiungere l’Inter al secondo posto. A rendere ancora più amara la partita sono stati i due rigori sbagliati, una situazione che ha fatto perdere ulteriore terreno.

Nel post partita, Fonseca ha espresso delusione per diversi aspetti della gara.  Ma ha anche riconosciuto problemi nella difesa, in particolare nella mancanza di aggressività e nella gestione dei duelli, sottolineando che il primo gol subito dalla Fiorentina è stato troppo semplice. Anche i due rigori falliti e il secondo gol incassato hanno complicato ulteriormente la gara, nonostante il Milan abbia creato diverse occasioni.

“Rigori? – ha dichiarato Fonseca – “Non voglio dire niente. Io amo il calcio e non voglio contribuire a questo circo. Adesso ogni minimo contatto è rigore: il calcio non è così, non voglio parlarne. Per il resto, fino a oggi con questa struttura avevamo fatto bene, non è che la Fiorentina abbia creato così tante opportunità. Però il loro primo gol è stato troppo facile, è stato un problema di aggressività difensiva e di duelli. Quando poi sbagli due rigori e prendi un gol come il secondo, diventa difficile vincere anche se crei tanto. I gol presi sono difficili da spiegare… Siamo stati poco rigorosi a chiudere gli spazi. Perché ho tolto Leao? Scelta mia, volevo più profondità con Okafor. E per quanto riguarda Pulisic, ha avuto un problema al flessore in settimana”. Ma sui rigori sbagliatil, il tecnico è netto: “Sono incaz… Il nostro rigorista è Pulisic, non so perché i giocatori hanno cambiato idea. Gli ho parlato e ho detto che non deve succedere più”. No, non doveva succedere prima…”