
Milano – Escort racconta le notti alla Gintoneria: “Sesso e coca: c’è chi spendeva 80mila euro a sera”. Cosa ha detto
Milano – Una Escort racconta le notti alla Gintoneria
La vicenda che ruota attorno a Davide Lacerenza continua a far emergere dettagli inquietanti, soprattutto dopo la testimonianza di Elena, un’escort di origine ucraina, che ha frequentato per diverso tempo la Gintoneria, il locale di Lacerenza situato nei pressi della Stazione Centrale. Intervistata durante la trasmissione La Zanzara su Radio24, la donna ha raccontato la sua esperienza in quel contesto, confermando alcuni aspetti delle indagini che hanno portato all’arresto domiciliare di Lacerenza e della sua ex compagna Stefania Nobile, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti.
iElena ha rivelato che Lacerenza le propose di accompagnare un cliente per 1.000 euro, ma che metà della cifra avrebbe dovuto essere restituita a lui. La donna si è opposta, dichiarando di voler decidere autonomamente con chi andare e quale compenso richiedere. Ha anche aggiunto che il denaro ricevuto proveniva direttamente dai clienti e di non sapere se, in seguito, questi versassero altre somme al proprietario del locale. Ma ha confermato di aver assistito personalmente a situazioni in cui Lacerenza pagava altre escort.
Poi, ha aggiunto Elena a La Zanzara: “È logico che Stefania Nobile fosse consapevole di tutto, lei dopo un certo periodo di tempo, magari dopo 2 o 3 mesi, voleva cambiare ragazze per averne sempre di nuove. Circa un anno fa un cliente ha dato a me e un’altra ragazza 500 euro. Dissi che non sarei potuta restare fino a mattina e il cliente mi disse che non ci sarebbero stati problemi e potevo andare via quando avessi voluto. Davide però mi disse che sarei dovuta restare per intrattenere il cliente, non ho voluto, mi ha cacciato e abbiamo litigato. Se a Davide non piaceva qualcosa diventata una bestia, urlava o dava qualche schiaffo ai camerieri”.
Sul cliente che ha speso 640 mila euro, Elena risponde: “Quando ho cominciato a frequentare la gintoneria una sera Davide uscì dal privé vantandosi che questo cliente avesse speso solo quella sera circa 80mila euro. Era uno corpulento (viene usata un’altra parola, ndr), non ci sono mai andata e comunque non era un bell’uomo. So che c’era una prostituta di 16 anni. Ha fatto 17 anni quest’anno, ma non era quella che chiamano “la puzzola”, quest’ultima era maggiorenne”.
“Devo dire la verità, si. Non so quanta cocaina girasse ma ne vedevo tantissima. La offriva sicuramente ai clienti, ma non so se compravano, di sicuro la offriva. Il giro di prostituzione organizzato gli serviva altrimenti come guadagnava? La clientela che si chiudeva nel privé spendeva soldi in bottiglie, droghe e poi volevano anche donne e Davide, quindi, chiamava le prostitute”.