
A Milano sempre più cocaina e Ketamina. Le acque rivelano le droghe più usate in città: lo studio

Milano – Le acque rivelano le droghe più usate in città: dalla cocaina alla Ketamina
. Un recente studio sulle acque reflue di Milano ha evidenziato un incremento nel consumo di cocaina, Mdma (ecstasy) e ketamina, mentre l’uso di cannabis è rimasto stabile rispetto all’anno precedente. L’indagine, condotta dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, si basa sull’analisi dei campioni prelevati dal depuratore di Nosedo, situato nella periferia sud-est della città.
I dati del consumo di droga nel 2024
L’analisi fa parte dello studio internazionale “Wastewater analysis and drugs — a European multi-city study”, che monitora i residui di sostanze stupefacenti nelle acque reflue di 128 città in tutto il mondo. A Milano, il consumo giornaliero di cocaina ha raggiunto 402,39 milligrammi ogni mille abitanti, in crescita rispetto ai 369 milligrammi del 2023.
Anche altre sostanze hanno registrato un aumento: Mdma (ecstasy) 14,44 mg per 1.000 abitanti. Ketamina 24,92 mg per 1.000 abitanti. Cannabis 52,28 mg per 1.000 abitanti (stabile rispetto al 2023)
Le tracce di anfetamine, invece, restano limitate.
Le variazioni del consumo nel corso della settimana
Il rapporto evidenzia come l’uso delle droghe segua determinati schemi settimanali. A Milano: Cocaina e ketamina vengono consumate maggiormente il venerdì, quando l’uso raggiunge il suo picco. La cannabis è più presente nelle analisi il martedì.
Questa tendenza è in linea con quanto rilevato nelle altre città esaminate: nella maggior parte dei centri urbani, il consumo di sostanze legate all’intrattenimento notturno (cocaina, Mdma e ketamina) cresce dal venerdì al lunedì. Al contrario, l’uso di anfetamine, metanfetamine e cannabis risulta più uniforme nel corso della settimana.
Lo studio conferma che l’analisi delle acque reflue rappresenta uno strumento efficace per comprendere l’evoluzione del consumo di droga e per identificare nuove tendenze. L’edizione 2024 dello studio ha coinvolto il maggior numero di città mai analizzate, confermando la presenza di tutte le principali sostanze stupefacenti in quasi tutte le località monitorate. Un metodo che permette non solo di quantificare il consumo, ma anche di offrire alle autorità dati utili per affrontare il problema in modo tempestivo.