
Milano – Filippo Champagne rivela: “I locali mi cacciano perché sono amico di Lacerenza. Ho perso 250mila euro al gioco”

Filippo Champagne è tornato a far parlare di sé durante un’intervista a La Zanzara, il programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani su Radio24. Personaggio noto sui social e storico amico di Davide Lacerenza, Champagne ha espresso il proprio malcontento per il trattamento ricevuto da alcuni locali di Milano, che, a suo dire, gli avrebbero negato l’accesso a causa della sua amicizia con Lacerenza e del recente scandalo che ha travolto la Gintoneria.
Champagne denuncia il fatto che molti locali milanesi non lo accolgano più:
“Perché non mi fanno entrare? Anche lì girano escort, di cosa hanno paura? Che la gente scopra che nei loro locali ci sono prostitute?” . Poi critica l’atteggiamento moralista di chi lo esclude e porta ad esempio i social network, dove molte giovani donne mostrano apertamente il loro stile di vita lussuoso finanziato da uomini facoltosi, facendo riferimento anche a viaggi a Dubai e a pratiche estreme pagate a caro prezzo da ricchi uomini d’affari.
L’intervista entra poi nel vivo quando Cruciani chiede a Champagne un parere sulla chiusura della Gintoneria e sulla revoca della licenza a Lacerenza, accusato di sfruttamento della prostituzione. Champagne difende l’amico con forza, definendo le accuse assurde e ribadendo di non aver mai visto Lacerenza lucrare sulle escort che frequentavano il locale. Secondo lui, le donne entravano, trovavano un cliente e se ne andavano, senza alcuna gestione diretta da parte di Lacerenza.
Anche sulle presunte offerte di droga ai clienti, Champagne nega tutto, bollando le voci come leggende metropolitane. Ammette però di aver visto Davide consumare cocaina, specificando però che i video che circolavano in rete erano privati e pubblicati senza il consenso del diretto interessato.
Alla domanda sulla presenza di carabinieri, poliziotti e finanzieri alla Gintoneria, Champagne non si tira indietro e conferma: “Venivano a bere come qualsiasi altra persona quando erano fuori servizio. Non capisco il problema. Se un carabiniere vuole bersi una bottiglia di champagne, avrà diritto di farlo, o no?”
Quindi, nonostante le polemiche, Champagne annuncia l’apertura del suo nuovo locale, un club esclusivo che inaugurerà tra settembre e ottobre. Il suo obiettivo? “Distruggere tutti i locali di Milano, verranno da me strisciando.” Sul tema della droga nei locali, Champagne mantiene la sua linea di pensiero: “Se un cliente arriva con la cocaina in tasca e va in bagno a farsela, sono affari suoi.” A suo avviso, l’uso di droga è diffuso in tutti gli ambienti, inclusa la politica: “Anche nei partiti c’è pieno di gente che pippa, anche tra i minorenni.”
Infine, l’intervista si chiude con la confessione sulle sue perdite al gioco. Champagne ammette di aver bruciato 250mila euro da novembre e di aver accumulato debiti. In soli tre giorni, insieme a un amico, avrebbe perso 100mila euro, scommettendo su puntate da 2-3mila euro alla volta. Nonostante le difficoltà economiche, si dice sicuro di poter ripagare tutto.