Francesco “Pecco” Bagnaia ha fatto tutto il possibile per mantenere viva la corsa al titolo mondiale, vincendo il Gran Premio Solidarietà a Barcellona, ultima tappa della stagione MotoGP 2024.

Ma nonostante la vittoria non è riuscito a colmare il divario in classifica. Jorge Martin, pilota del team Pramac Ducati, ha concluso terzo, piazzamento sufficiente per assicurarsi il primo titolo mondiale della sua carriera, grazie ai 19 punti di vantaggio accumulati prima della gara e a una condotta di gara strategica.

Martin, che dal 2025 correrà con l’Aprilia, ha chiuso la stagione con 10 punti di margine su Bagnaia, che aveva vinto i due campionati precedenti.

La gara e i protagonisti:
Bagnaia ha condotto una gara impeccabile, conquistando la sua undicesima vittoria stagionale. Per gran parte della corsa ha avuto Marc Marquez attaccato alla moto, ma senza che lo spagnolo riuscisse a impensierirlo davvero. Nel frattempo, Martin ha adottato un approccio più prudente: partito bene, si è fatto superare da Marquez al secondo giro senza rischiare, concentrandosi sul mantenimento del terzo posto necessario per il titolo. Dietro di lui, Aleix Espargaro ha fatto da “scudo” nei confronti di Enea Bastianini, lasciando Martin libero di gestire la sua gara.

La coppia di testa Bagnaia-Marquez ha allungato progressivamente, mentre Alex Marquez è riuscito a superare Espargaro nel finale, assicurandosi il quarto posto.

La corsa si è conclusa senza particolari colpi di scena: Bagnaia primo, seguito da Marc Marquez, e Martin terzo, con il box Pramac in ansia fino all’ultimo. Dietro Alex Marquez, la top-10 ha visto Aleix Espargaro al quinto posto, seguito da Brad Binder, Enea Bastianini, Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi e Pedro Acosta.

Un campione a tutto tondo: Jorge Martin
A 26 anni, Jorge Martin ha coronato il sogno di una vita vincendo il titolo MotoGP, che si aggiunge al mondiale Moto3 conquistato nel 2018. Alla sua quarta stagione completa nella classe regina, Martin ha dimostrato una crescita significativa in termini di maturità e costanza, combinando velocità e strategia. Dopo aver ottenuto la sua prima pole già al secondo GP della carriera in MotoGP, quest’anno ha saputo gestire la pressione e sfruttare un sistema di punteggio che favorisce la regolarità più che il numero di vittorie.

“Sono sotto choc per la gioia – ha dichiarato Martin a fine gara – ” Questa vittoria è per la mia famiglia e per il team Pramac che ha creduto in me. Negli ultimi giri ho faticato a guidare perché piangevo”.