
Il caldo africano incide sull’umore e influenza le nostre giornate

Il detto popolare dice che il caldo dà alla testa ed in un certo senso è vero. Aumento delle temperature, tasso di umidità e tempo di esposizione alla luce: il nostro sistema nervoso è sensibile a questi tre elementi. A farne le spese, naturalmente, sono le persone più fragili.
I medici sanno bene che il caldo affatica e disidrata, riduce le capacità generali. Un effetto negativo molto importante è sicuramente quello dell’incidenza sul sonno. Si diventa più irritabili e meno lucidi. D’altronde nostro organismo funziona bene a determinate temperature, l’eccessivo freddo e caldo riducono le risorse. Le persone già predisposte potrebbero essere meno capaci, inoltre, di gestire l’ansia, con conseguente aumento di attacchi di panico per i soggetti avvezzi.
Le norme di buon senso da seguire in questi casi sono ormai diventate un mantra: idratarsi, stare all’ombra, dosare le energie e non strafare. Ogni tanto può comunque essere utile ricordarlo, non è scontato prendersi cura di sé e delle proprie energie.
E.F.M.
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