Crollo del colosso cinese dell’E-Commerce: bruciati 78 miliardi di dollari.

La Cina, la  seconda economia mondiale, sta attraversando una fase di difficoltà, evidenziata dai risultati deludenti dell’ultimo trimestre di PDD Holding, il colosso dell’e-commerce cinese proprietario di piattaforme come Temu e Pinduoduo. Negli ultimi dieci giorni, il valore delle azioni della società è sceso di circa il 40%, portando a una perdita di 78 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Questi risultati riflettono una riduzione delle entrate rispetto alle aspettative e previsioni poco ottimistiche per il futuro, segnalando un calo della domanda interna. Essendo i consumi interni un motore fondamentale dell’economia cinese, il calo delle vendite al dettaglio indica che i consumatori stanno modificando il loro comportamento d’acquisto. Sempre più pessimisti riguardo all’economia, i consumatori cinesi sono influenzati dalla crisi del settore immobiliare, in corso da circa tre anni.

Ad agosto 2024, le transazioni immobiliari hanno registrato un crollo del 26,8% su base annua e i prezzi delle abitazioni sono in costante diminuzione dal 2021. Dato che il settore immobiliare rappresenta il 30% del PIL cinese e il 70% della ricchezza della popolazione, la caduta dei prezzi delle case comporta una riduzione della ricchezza complessiva e un calo della fiducia. Inoltre, i ritardi nella consegna degli immobili da parte dei costruttori contribuiscono ad aggravare la situazione.

Le difficoltà del settore immobiliare si sono propagate anche al sistema bancario, con numerose banche, in particolare quelle di piccole dimensioni, in gravi difficoltà finanziarie.

A complicare ulteriormente il quadro vi è l’alto livello di indebitamento dei governi locali, fortemente legati al settore immobiliare.