
Gemelle separate alla nascita si ritrovano dopo 20 anni grazie a TikTok – “Venduti più di 100mila neonati”. Il caso

Gemelle separate alla nascita si ritrovano dopo 20 anni grazie a TikTok – “Venduti più di 100mila neonati”. Il caso
Amy e Ano, gemelle omozigote separate alla nascita, si sono riunite dopo quasi 20 anni grazie a TikTok. Scoprendo casualmente la somiglianza in un talent show televisivo e un video su TikTok, le gemelle hanno indagato sul loro passato e hanno scoperto di essere state vittime di un traffico di neonati in Georgia. Hanno appreso di essere tra migliaia di neonati rubati dagli ospedali e venduti, con alcuni casi risalenti al 2005. Dopo aver viaggiato dalla Georgia alla Germania, le gemelle hanno incontrato la loro madre biologica, che credevano morta. La madre ha raccontato di essere caduta in coma dopo il parto e di essere stata informata della morte delle gemelle. Questa rivelazione ha svelato un sistema di traffico di bambini gestito da criminali organizzati, coinvolgendo decine di migliaia di persone in un periodo che va dagli anni ’50 al 2005.
La storia delle gemelle ha avuto sviluppi grazie ai social media: Amy, vedendo una ragazza simile a lei in TV, ha postato un video su TikTok che ha attirato l’attenzione di Ano. Le gemelle, nonostante alcune discrepanze nei certificati di nascita, hanno scoperto di avere molte somiglianze e una malattia genetica comune. Incontrandosi, hanno affrontato le rispettive famiglie, apprendendo la verità sull’adozione illegale e la falsificazione dei documenti di nascita.
L’inchiesta ha rivelato il sistema di traffico di bambini in Georgia, gestito da criminali organizzati con la complicità di funzionari corrotti. Tamuna Museridze, giornalista e vittima del traffico di esseri umani, ha fondato un gruppo su Facebook per riunire famiglie georgiane coinvolte in adozioni illegali.
Il gruppo, chiamato Vedzeb, ha messo in luce uno scandalo che coinvolge decine di migliaia di persone e si estende per decenni. Il governo georgiano ha avviato un’indagine nel 2022, ma i risultati non sono stati resi pubblici. Tamuna e l’avvocato Lia Mukhashavria stanno cercando di portare i casi delle vittime davanti ai tribunali georgiani per ottenere accesso ai documenti di nascita e far luce su questo oscuro capitolo della storia della Georgia.