Giusto far pagare il taglio della torta al ristorante? E quanto?

Giusto far pagare
Giusto far pagare il taglio della torta al ristorante confezionata altrove e portata dal cliente? E se sì, qual è il prezzo giusto? Da qualche giorno il tema è oggetto di discussione al bancone del bar, al tavolo mentre si cena con gli amici, dalla parrucchiera o in ufficio. Questione arrivata alla ribalta nazionale dopo quanto è successo in un agriturismo nelle campagne di Arezzo.

Scontrino indigesto
Lì, un’imprenditrice aveva organizzato la festa di compleanno della nonna pattuendo un menù da 50 euro a commensale; fin qui nulla di trascendentale. Qualcosa di eccezionale, però, c’è stato quando all’ora di pagare il conto – che la festeggiata in linea di massima immaginava – si è ritrovata nello scontrino da 659 euro una voce: costo del taglio del dolce: 58,50 euro. Attenzione: non era il prezzo della torta, che come detto la donna aveva fatto preparare da una pasticceria esterna e quindi già pagata, bensì l’extra da pagare per la divisione del dolciume in una decina di parti più o meno uguali. Il dolce, infatti, era stato appena acquistato per il sessantesimo compleanno della nonna in un laboratorio di fiducia pagandolo 45 euro, meno del servizio al tavolo. Tra l’altro, per evitare fraintendimenti o brutte figure, il titolare del ristorante era stato avvisato che l’ultima portata sarebbe arrivata dall’esterno e nulla in maniera è stato detto, se non «La potete portare e la serviamo noi a tavola».

Sorpresa finale
Con sorpresa finale: sovrapprezzo di 58,50 euro. «In questo ristorante funziona così, queste sono le nostre regole», è stata l’asettica e ferma risposta di chi in quel momento rappresentava la proprietà del locale. Rigidità che non si è smussata neanche alle rimostranze della cliente che faceva notare che servire la torta in tavola è costato più che realizzarla: di fatto, per piattino, forchetta, e servizio quasi 4,5 euro a persona. A cui bisogna aggiungere anche il coperto che generalmente viene addizionato alle portate, proprio per far rientrare i costi di stoviglie, lavaggio e servizio del cameriere. Tutto è stato postato sui social e in poche ore lo scontrino dello scandalo è diventato virile e sotto l’ombrellone (per chi è ancora al mare) o sul posto di lavoro non si parla d’altro.