In Italia il 44% dell’elettricità generato da fonti pulite – In Francia il 90%.

Lo scorso anno l’Italia ha prodotto il 43,7% dell’elettricità consumata da fonti rinnovabili come solare, eolico, idroelettrico e bioenergie.

E anche se il restante 56% dell’energia sia derivato da combustibili fossili, le fonti pulite sono finalmente in crescita. Nei mesi di giugno e luglio del 2024, l’Italia ha persino superato il 52% di elettricità generata da rinnovabili.

L’energia idroelettrica rappresenta la principale fonte rinnovabile del Paese (14,5%), seguita dal solare (11,8%), eolico (8,9%) e bioenergie (6,3%). Altre fonti pulite coprono il 2,2%. Inoltre, le emissioni del settore energetico italiano sono calate negli ultimi vent’anni, grazie alla riduzione dell’uso di petrolio e carbone, in favore di fonti rinnovabili come eolico e solare.

Nonostante questi miglioramenti, l’Italia resta indietro rispetto ad altri Paesi europei.

La Francia, ad esempio, genera il 91,6% della sua elettricità da fonti pulite, in gran parte grazie all’energia nucleare, che rappresenta oltre il 65% del totale. Il Portogallo (72,8%) si affida in gran parte all’eolico (30%) e all’idroelettrico (25%), mentre la Spagna (71,1%) sfrutta soprattutto l’eolico (24%).

Germania e Grecia producono rispettivamente il 54% e il 50% della loro elettricità da fonti pulite, ma la Germania ha recentemente visto un peggioramento a causa del ritorno al carbone.