
La tantum di 200 euro potrebbe replicarsi per alcuni mesi? Le ipotesi del nuovo decreto

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha in agenda diverse attività importanti nel mese di luglio. Il prossimo decreto del governo Draghi con aiuti a famiglie e imprese arriverà entro due settimane e sarà un provvedimento “corposo”, con misure in primis contro il caro-energia, ma non solo.
Il premier ha chiarito che nel provvedimento di luglio si affronteranno le questioni urgenti ma ci saranno dei provvedimenti successivi inerenti i cambiamenti strutturali. Si susseguiranno tavoli di discussione sui temi del cuneo fiscale, della lotta alla precarietà del lavoro e infine sul salario minimo partendo dalla proposta del ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Sarebbe questa l’agenda dei lavori che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha proposto ai leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri nell’incontro di ieri a Palazzo Chigi.
Cresce l’ipotesi che nel decreto di mezza estate, per ridurre la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni, possa spuntare una misura che replichi il bonus di 200 euro una tantum. Un intervento sul cuneo fiscale, a vantaggio dei lavoratori e concentrato sulle fasce basse arriverebbe invece poi più tardi. Nel decreto che Draghi ha annunciato per fine luglio potrebbe trovare spazio un intervento per alleviare la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni sul modello del bonus di 200 euro: si ragiona su una cifra inferiore ai 200 euro, ma da concedere per alcuni mesi, secondo un’indiscrezione del Sole 24 Ore. Sarebbero in corso valutazioni dei tecnici ministeriali al Tesoro per calcolare l’impatto economico della misura e quali categorie di lavoratori ne avranno beneficio. In seguito il Governo punta a intervenire nella manovra di fine anno sul cuneo fiscale-contributivo per rendere strutturale il sostegno ai salari e al potere di acquisto, a tutto vantaggio dei lavoratori.
E.F.M.
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