Lavoro in Italia – Crescono gli occupati ma crollano i salari

Il mercato del lavoro in Italia mostra segnali positivi, ma continua ad affrontare grandi sfide.

L’Istat ha recentemente confermato che il numero degli occupati ha raggiunto i 24 milioni, il tasso di disoccupazione è sceso al 6,8% e l’occupazione femminile è migliorata al 53,5%. Tuttavia, ci sono ancora importanti criticità che limitano un vero miglioramento complessivo.

Crescono le disuguaglianze

Nonostante l’aumento dell’occupazione, esistono grosse disuguaglianze territoriali e generazionali. Nel Sud Italia, la disoccupazione rimane alta al 12,5%, mentre tra i giovani dai 15 ai 34 anni è ancora all’11,8%. Inoltre, l’incremento del lavoro è principalmente dovuto agli over 50, che ora rappresentano il 40,5% del totale degli occupati.

Un altro problema rilevante è il confronto con gli altri paesi europei: il crollo dei salari

L’Italia registra un tasso di occupazione del 62,2%, inferiore alla media UE del 70,4% e molto distante da paesi come la Germania, con il 77,2%. Anche i salari italiani sono in difficoltà: negli ultimi 10 anni, i salari reali sono diminuiti del 4,5%, mentre in Europa sono cresciuti del 3%.

L’OCSE ha inoltre segnalato che nel 2024 i salari reali in Italia erano ancora più bassi rispetto al 2019, con un calo del 7%, il più marcato tra i paesi OCSE, esclusa la Repubblica Ceca.

In sintesi, anche se ci sono segnali incoraggianti per quanto riguarda l’occupazione, le disparità regionali, generazionali e i salari bassi indicano che la strada verso un vero miglioramento del mercato del lavoro italiano è ancora lunga.