Milano – Salvini: sì ai micro-monolocali da 20 Mq. Ed è polemica: “Vergogna, vacci a vivere tu”

La sanatoria edilizia sostenuta dal vicepremier Matteo Salvini avanza in Parlamento, ma senza il controverso “salva-Milano”. La commissione Ambiente della Camera ha dato il via libera al decreto salva-casa, che sarà discusso a Montecitorio, eliminando dal testo la norma pensata per le inchieste edilizie milanesi. Più di 50 urbanisti e giuristi avevano criticato questa norma, definendola un “precedente normativo grave”. Gli emendamenti dell’opposizione sono stati respinti, mentre quelli della maggioranza sono stati accantonati e ritirati. Il sottosegretario Alessandro Morelli ha annunciato l’intenzione di reinserire la norma nel decreto Infrastrutture, valutando nuove proposte del Comune di Milano.

Passano invece altre norme controverse, come la legalizzazione dei micro-monolocali, considerata una “promessa mantenuta” da Salvini per rispondere alle esigenze di studenti e lavoratori nelle grandi città. La superficie minima per l’abitabilità dei monolocali scende a 20 metri quadrati per una persona e 28 metri quadrati per due persone, con un’altezza minima di 2,4 metri. Queste misure sono state duramente criticate dall’opposizione, con Chiara Braga del Pd che le ha definite una “scelta scellerata” che porterà a alloggi meno vivibili e più costosi.

In aggiunta, le tolleranze costruttive vengono aumentate fino al 6% per i mini appartamenti. La tolleranza si applica anche a edifici con superfici più grandi, variando dal 2% al 5% a seconda delle dimensioni. Inoltre, il recupero dei sottotetti è consentito anche senza rispettare le distanze minime tra edifici, purché siano rispettate le norme vigenti al momento della costruzione dell’edificio.

La deregolamentazione riguarda anche i cambi di destinazione d’uso, sollevando critiche dalle opposizioni che accusano il governo di favorire la rendita immobiliare e trascurare l’emergenza abitativa. La sanatoria si applica anche agli immobili soggetti a vincoli storici, artistici e archeologici, e a quelli che non rispettano le norme antisismiche, suscitando ulteriori critiche dall’opposizione.

E sale la polemica

Commenti molto critici rivolti a Salvini sulle sue pagine Social: “Vergogna”. O ancora “Queste sono topaie, ci vada a vivere lui”.

“Per il governo Meloni gli impianti di energie rinnovabili sfregiano il paesaggio, ma gli edifici che non rispettano i vincoli no. Le riformulazioni agli emendamenti portate in commissione dalla maggioranza sono folli e allarmanti: in parole povere, la sanatoria tanto rivendicata da Salvini vale anche per gli immobili sottoposti a vincolo storico, artistico e archeologico“, ha comentato la capogruppo M5s in commissione Ilaria Fontana. “E anche per quegli immobili che non rispettano le norme anti-sismiche: a questo punto, parlare di deregulation è persino riduttivo. Il leader della Lega, che per mesi ha inquadrato il decreto in uno scenario da “Hansel e Gretel” parlando di “camerette” o “paretine”, oggi getta la maschera. Nel silenzio totale della premier Meloni e del suo fidato ministro Sangiuliano, da oggi di fatto privato delle deleghe sulla tutela del paesaggio”. Anche per la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, “Sangiuliano commissariato accetta in silenzio lo sfregio al patrimonio culturale”.