
Musk impianta il primo microchip in un cervello umano: “Sarà una rivoluzione epocale” – Ecco come funziona

Musk impianta il primo microchip in un cervello umano “Sarà una rivoluzione epocale” – Ecco come funziona
Neuralink, la società di Elon Musk, sta sviluppando un microchip impiantabile nel cervello chiamato Link per collegare il cervello umano a un computer attraverso un’interfaccia neurale.
Il chip, composto da una chiusura biocompatibile, una batteria al litio, elettronica per decodificare i comandi cerebrali e 64 fili sottili con 1024 elettrodi, mira a aiutare persone con disabilità motorie o condizioni neurologiche come la SLA e il Parkinson.
Il processo , noto come brainjacking, dura circa tre ore e comporta una craniectomia seguita dall’uso di un robot chirurgico per posizionare i fili nel cervello. Il chip dovrebbe essere invisibile all’esterno, consentendo ai pazienti di controllare un computer senza movimenti fisici.
Si cercano volontari
Il primo paziente è rimasto anonimo, ma Neuralink cerca volontari statunitensi, maggiorenni e affetti da condizioni specifiche per ulteriori sperimentazioni. Nel 2023, Neuralink ha raccolto 360 milioni di dollari con una valutazione aziendale di cinque miliardi di dollari.
Elon Musk è stato oggetto di critiche per l’uso di 1.500 animali nelle prime fasi di sperimentazione, portando a accuse di violazione dell’Animal Welfare Act.
Il progetto è sotto verifica della Food and Drug Administration, e ci sono richieste alla U.S. Securities and Exchange Commission per indagare sulle informazioni fornite agli investitori sulla sicurezza della tecnologia, considerando problemi riscontrati nelle cavie come paralisi e gonfiore del cervello.
Restano aperte, dunque, le questioni sulla sicurezza, inclusi potenziali rischi legati alle batterie al litio e alla stimolazione nervosa autonoma. Tutti temi cje sollevano domande sulla rivoluzionaria tecnologia.