E’ stato l’attacco più crudele sanguinoso quello avvenuto nel sud dell’Ucraina, a Mariupol. Un attacco che ha violato il cessate il fuoco per l’apertura di un corridoio umanitario.

Le bombe colpito hanno colpito un ospedale pediatrico, causando molte vittime (il numero è in continua crescita) fra bambini e donne partorienti.

Secondo il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, sarebbero almeno 17 persone rimaste ferite nel bombardamento russo, tra cui diverse donne in travaglio.

Il presidente ucraino Zelensky ha parlato apertamente  di “crimine di guerra”.

“Un attacco diretto delle truppe russe all’ospedale di maternità. Persone e bambini sono sotto le macerie. Bambini sotto le macerie. Che atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli adesso! Fermate le uccisioni! Avete il potere di farlo ma sembra che stiate perdendo l’umanità”, ha scritto Zelensky su Twitter,  “Noi siamo persone e voi? – ha aggiunto – “Non abbiamo fatto né avremmo fatto mai niente come questo crimine di guerra nelle città del Donetsk o del Lugansk, o di qualche altra regione… perché siamo persone. Ma voi lo siete?”, è il messaggio in cui ha parlato in russo.

Boris Johnson, dopo l’attacco ha ribadito “Ci sono poche cose più ignobili che prendere di mira i vulnerabili e gli indifesi. Il Regno Unito sta valutando un maggiore sostegno all’Ucraina per difendersi dagli attacchi aerei e Putin dovrà rendere conto per i suoi terribili crimini”.

Dagli Stati Uniti si condanna “l’uso barbaro della forza”: “E’ spaventoso vedere il tipo di uso barbaro della forza militare contro civili innocenti in un Paese sovrano”, sono le parole della portavoce dell’esecutivo statunitense Jen Psaki.