
Salvini assolto al processo Open Arms: “Non fu sequestro di persona”. Ecco il verdetto. Lui esulta

Matteo Salvini assolto al processo Open Arms: “Il caso non sussiste”. Ecco il verdetto. Lui esulta
Matteo Salvini è stato assolto dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio al termine di un lungo processo durato tre anni. La seconda sezione penale del Tribunale di Palermo, guidata da Roberto Murgia con i giudici Andrea Innocenti ed Elisabetta Villa, ha emesso il verdetto dopo otto ore di camera di consiglio, stabilendo che “il fatto non sussiste”.
L’ex ministro dell’Interno rischiava una condanna a sei anni di reclusione, come richiesto dai pubblici ministeri Marzia Sabella, Geri Ferrara e Giorgia Righi. La sentenza è stata pronunciata alla presenza del procuratore capo di Palermo, Maurizio de Lucia. Durante tutto il processo, Salvini ha sempre ribadito di aver agito per proteggere i confini italiani dai migranti irregolari, sostenendo di aver difeso la sovranità del Paese.
Il caso riguardava l’agosto 2019, quando la nave della Ong spagnola Open Arms, con 147 migranti a bordo soccorsi nel Canale di Sicilia, rimase bloccata in mare per giorni. Secondo l’accusa, Salvini, in qualità di ministro dell’Interno, aveva l’obbligo di indicare un porto sicuro senza ritardi, ma non lo fece, agendo deliberatamente in violazione delle norme internazionali.
Matteo Salvini esulta: “Vince la Lega e l’Italia”
In sua difesa, l’avvocata Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, ha criticato la condotta della Ong, sostenendo che Open Arms avrebbe potuto agire diversamente e che il comportamento di Salvini era finalizzato alla tutela dei confini nazionali.
Il verdetto, che assolve il leader della Lega, chiude una vicenda giudiziaria che ha suscitato ampio dibattito politico e mediatico.