Economia – Mutui: gli interessi raddoppiano nel tasso fisso e crescono nel variabile. L’analisi della Federazione Bancari

31/01/2023

Economia – Mutui: gli interessi raddoppiano nel tasso fisso e crescono nel variabile. L’analisi della Federazione Bancari

Secondo la Fabi, Federazione Autonoma Bancari Italiani, i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio dell’1,8% al 4%. Crescono anche i mutui a tasso variabile, passati dallo 0,6% di fine 2021 al 2,8%.

Quindi per un prestito da 150mila euro della durata di 20 anni la rata mensile è salita di 160 euro a 825 euro , ossia del +24%. Il quadro emerge dal Dossier mutui e credito al consumo, realizzato dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi).

“L’analisi – spiega MilanoFinanza – ” rivela gli effetti dell’aumento dei tassi d’interesse decisi dalla Bce sui prestiti alle famiglie. Quelle indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari al 25% del totale: di queste tre milioni e mezzo hanno acceso un mutuo per comprare una casa. Ed è proprio sui finanziamenti delle famiglie che inciderà la prossima riunione della Banca Centrale Europea del 2 febbraio. L’ipotesi ritenuta più probabile è quella di un ulteriore aumento dei tassi dello 0,5% (dopo la decisione di dicembre 2022 il tasso sui depositi è al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%).

Aumenta la rata del mutuo nel 2022
“I rialzi decisi nel 2022 – aggiunge il sito specializzato MilanoFinanza – ” hanno portato gli interessi dei nuovi mutui a tasso fisso quasi a raddoppiare, mentre per i finanziamenti a tasso variabile il rimborso mensile è salito del 24%. In particolare, i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio dell’1,8% circa a una percentuale vicina al 4%. I nuovi mutui a tasso variabile invece sono arrivati al 2,8% dallo 0,6% di fine 2021. Tradotto in denaro, la Fabi stima che per un prestito da 150mila euro della durata di 20 anni la rata mensile sia salita a 825 euro. Si tratta di 160 euro in più (+24%) rispetto all’importo che si sarebbe ottenuto nel 2022, ovvero 665 euro. Quanto ai vecchi mutui a tasso variabile, quelli cioè accesi prima dei rialzi dei tassi decisi dalla Bce, le rate sono cresciute in media del 43%. Chi pagava una rata di circa 500 euro ogni 30 giorni, quindi, spenderà ora 715 euro al mese (+215 euro). Le uniche a non essere interessate sono le rate dei vecchi mutui a tasso fisso: resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso”.

Sale anche la rata per comprare l’auto
“Dalle ulteriori simulazioni della Fabi – conclude MilanoFinanza – ” emerge che per un mutuo da 200mila euro, con tasso al 3,9% e durata di 25 anni, la rata mensile ha raggiunto i 1.056 euro. Per un finanziamento da 100mila euro, con tasso al 3,7% e durata 25 anni, la rata mensile è invece di 517 euro. Oltre ai mutui, anche le rate per i prestiti sono aumentate. Alla fine del 2021 il tasso d’interesse medio era dell’8,1%, percentuale che a gennaio 2023 è salita al 10,9%. Tradotto ancora una volta in denaro, la Fabi stima che per acquistare interamente a rate un’auto da 25mila euro, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 42.272 euro: la differenza è di 4.847 euro (+13%). Infine, per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, la cifra totale necessaria sale di 70 euro, da 942 euro a 1.012 euro (+7,5%)”.

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