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16/09/2022

Finisce l’Estate e arriva la depressione? Ecco come il cervello avverte il cambio di stagione

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Finisce l’estate e arriva la depressione? Ecco come il cervello avverte il cambio di stagione

Con il cambio di stagione (specialmente la stagione estiva) non è raro dovere fare i conti con gli sbalzi d’umore. E’ il cervello che avverte il cambiamento in virtù di un circuito di neuroni che modifica i neurotrasmettitori in risposta alle variazioni della luce  del giorno.

Ecco spiegati allora i cambi di umore e anche gli stati depressivi che insorgono quando finisce l’estate.   Lo rivela l’ultimo studio condotto dai ricercatori dell’Università della California a San Diego effettato sui sui topi.

I ricercatori americani sono stati coordinati dal neuroscienziato italiano Davide Dulcis e i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances.

L’obiettivo dello studio è anche ottenere significativi risultati per i pazienti,  con la terapia della luce contro la depressione.

“Lo studio – spiega la pagina Biotech dell’Ansa – ” che porta come prima firma quella dell’italiana Alessandra Porcu, si è focalizzato su una piccola struttura del cervello, il nucleo soprachiasmatico, che è nascosto nell’ipotalamo ed è formato da circa 20 mila neuroni. Si tratta di una sorta di orologio che regola i ritmi circadiani dell’organismo, ovvero i cambiamenti fisici, mentali e comportamentali che seguono il ciclo delle 24 ore condizionando ogni aspetto, dalla temperatura corporea alla produzione degli ormoni. Questo ‘orologio’ funziona sulla base degli input provenienti da cellule specializzate della retina che comunicano i cambiamenti di intensità e durata della luce diurna. I ricercatori del Dulcis’ Lab hanno scoperto in particolare che i neuroni del nucleo soprachiasmatico si coordinano fra loro per adattarsi alle variazioni di luce: lo fanno cambiando i tipi e le quantità di neurotrasmettitori che, a loro volta, vanno a influenzare l’attività del cervello e i comportamenti. Cambiamenti stagionali sono stati riscontrati anche nel numero di neuroni che producono neurotrasmettitori nel nucleo paraventricolare, una regione del cervello che controlla stress, metabolismo e altre funzioni autonome”.

E Davide Dulcis evidenzia: “La scoperta più importante in questo studio è che abbiamo capito come manipolare artificialmente l’attività di specifici neuroni del nucleo soprachiasmatico inducendo l’espressione di dopamina nel nucleo paraventricolare”. Sono risultati che, se fossero confermati anche nell’uomo, porterebbero nuove terapie per gli stati di depressione maggiore, ossia la depressione post-partum e i disturbi bipolari.

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