L’Europa in stagnazione – La recessione può ancora colpirla? La situazione

10/03/2023

L’Europa in stagnazione – La recessione può ancora colpirla? La situazione

L’Eurozona ha chiuso l’ultimo anno in stagnazione, non registrando alcuna crescita su base trimestrale negli ultimi tre mesi del 2022. 

E’ quanto emerge dall’ultimo studio Eurostat, che ha rivisto al ribasso sia il Pil che i dati sulla crescita dell’occupazione.

Ma la recessione è solo rimandata?

“L’economia dell’area dell’euro non è riuscita a espandersi alla fine del 2022, poiché le performance peggiori del previsto in Germania e Irlanda hanno contribuito a ridurre i dati di crescita iniziali – spiega il sito Money.it che fa il quadro della situazione.  “Nello specifico, la crescita economica dell’Eurozona è stata dello 0,0% nel quarto trimestre rispetto al terzo e dell’1,8% sull’anno precedente, ha affermato Eurostat in una nota. Ciò rispetto alle stime flash dello 0,1% e dell’1,9% pubblicate il 14 febbraio. Grecia, Malta e Cipro hanno tutti registrato una crescita trimestrale superiore all’1%, con cali osservati in Germania, Estonia, Italia e Lituania. Mentre la spesa delle famiglie e gli investimenti sono diminuiti, la spesa pubblica e il commercio hanno contribuito a compensare i cali”.

“Eurostat – prosegue Money.it – ” ha anche rivisto al ribasso il dato relativo alla crescita dell’occupazione nella zona euro allo 0,3% su base trimestrale rispetto allo 0,4% riportato in precedenza. Il numero su base annua è stato dell’1,5%, in linea con le stime precedenti. Ciò ha spinto il numero totale di persone con un lavoro a 165 milioni, 3,6 milioni in più rispetto alla fine del 2019, poco prima che la pandemia colpisse il mondo. La forte crescita dell’occupazione evidenzia quanto sia teso il mercato del lavoro e segnala un problema per la Bce nella sua lotta per riportare l’inflazione al 2%”.

La recessione potrà ancora colpire l’Europa?

“La situazione della stagnazione fotografata a fine anno significa che il blocco potrebbe ancora riuscire a schivare per un pelo una recessione considerata inevitabile dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina – conclude Money.it – “Guardando al futuro, gli analisti prevedono una flessione nel primo trimestre, poiché l’aumento del costo della vita continua a pesare sui consumatori. L’inflazione, infatti, rimane un problema. La misura senza le componenti volatili come cibo ed energia è accelerata a un record del 5,6% il mese scorso, anche se un calo dei costi energetici ha contribuito a ridurre l’indice generale. La Banca centrale europea è pronta ad aumentare i costi di indebitamento di un altro mezzo punto quando si riunirà la prossima settimana, aggiungendo forza alla spinta più aggressiva della sua storia. Probabilmente ci saranno rialzi dei tassi ancora più avanti, con la previsione che tutta questa aggressività possa pesare anche sulla produzione, messa a dura prova anche da perdita di competitività delle industrie Ue rispetto a potenze come gli Usa, transizione green in corso, dilemma gas e forniture. C’è ancora spazio, quindi, per la recessione”.

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