Energia – Arriva l’accordo al Consiglio europeo. Draghi sodisfatto: “E’ andata bene”

22/10/2022

Energia – Arriva l’accordo al Consiglio europeo. Draghi sodisfatto: “E’ andata bene”

Sono state circa nove ore di trattativa, poi è stato dato il mandato alla Commissione europea perché «sottometta loro urgentemente concrete decisioni» e contrastare l’impatto economico della crisi energetica.

Dopo lo scontro fra gli esponenti delle varie nazioni toccherà all’esecutivo comunitario e ai ministri dell’Energia arrivare ad un nuovo negoziato tecnico. Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è dichiarato soddisfatto, al termine della giornata «È andata bene», ha commentato.

Le ore di trattativa sono raccontate da Il Sole 24 Ore: “Sul tavolo dei leader vi erano la sera del 20 ottobre le iniziative presentate il 18 dalla stessa Commissione europea. Bruxelles ha proposto prima di tutto un meccanismo di correzione del prezzo del gas sul mercato, da usare nelle situazioni di emergenza e in via temporanea. Tra le altre proposte, vi sono un sistema di acquisti in comune di idrocarburi; un nuovo indice che fissi il prezzo del gas, tale da sostituire quello attuale; e infine un limite al prezzo del gas usato per produrre elettricità. Le conclusioni approvate nella notte riprendono nei fatti le varie proposte dell’esecutivo comunitario. I capi di Stato e di governo sono stati chiamati, tuttavia, a una riscrittura del testo, in modo che potesse essere accettato da tutti (il mandato alla Commissione è stato reso più esplicito)”.

Nasce uno scontro acceso fra i leader:
“Semplificando al massimo – spiega il quotidiano di economia e finanza – ” alcuni paesi, tra cui l’Italia e la Francia, insistevano per misure d’autorità sul mercato per limitare il forte aumento del prezzo del gas che si sta drammaticamente ripercuotendo sulle bollette elettriche. Altri paesi, tra cui la Germania o l’Olanda e alcuni paesi dell’Est, si sono detti preoccupati da interventi sul mercato, timorosi di assistere a un aumento della domanda o peggio a un calo dell’offerta. Sullo sfondo, poi, c’è sempre la questione di chi deve pagare l’eventuale differenza tra il prezzo di mercato e il prezzo amministrato.

Poi, si legge ancora sul Sole 24 Ore – “Nel corso della serata e della notte, Parigi e Roma hanno insistito sulla necessità di maggiore solidarietà finanziaria a livello europeo. Si legge nelle conclusioni: «Il Consiglio europeo si impegna a coordinare strettamente le risposte politiche. Sottolinea l’importanza di uno stretto coordinamento e di soluzioni comuni a livello europeo, ove opportuno, e si impegna a raggiungere i nostri obiettivi politici in modo unitario». La presa di posizione è sufficientemente vaga per essere accettata da tutti. Non parla esplicitamente di debito comune, ma permetterà ai paesi favorevoli a questa soluzione di continuare a premere in questa direzione. Nella notte, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito l’esito della riunione «un chiaro programma di lavoro» – conclude Il Sole 24 Ore, nella ricostruzione della giornata. “Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto (ottimisticamente) che le nuove misure dovranno entrare in vigore «tra fine ottobre e inizio novembre». Mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha lasciato intendere che, se i ministri dell’Energia non riusciranno ad accordarsi, un nuovo vertice potrebbe essere necessario. Parlando prima della riunione, la presidenza di turno dell’Unione europea, attualmente in mano alla Repubblica Ceca, aveva assicurato di essere pronta a indire più riunioni per trovare una intesa definitiva. Il prossimo incontro dei ministri dell’Energia è previsto per il 25 ottobre”.

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