Google in profondo rosso – E ora Samsung pensa di rimpiazzarlo con Bing e Chat Gpt

18/04/2023

Google in profondo rosso – E ora Samsung pensa di rimpiazzarlo con Bing e Chat Gpt
E’ a rischio il monopolio globale nelle ricerche web e un accordo da 3 miliardi di euro all’anno. Per questa ragione è pronto piano che porti entro l’autunno ai livelli di ChatGpt
Samsung intanto ha annunciato di aver considerato di sostituire Chrome con l’equivalente di Microsoft, Bing,  causando un crollo in borsa al titolo del motore di ricerca più diffuso al mondo.

E ieri, in apertura di contrattazioni al Nasdaq Alphabet,  Google, ha bruciato circa il 3% del suo valore, una cifra vicina ai 40 miliardi di dollari.

“La ragione della possibile decisione di Samsung è una soltanto – spiega il sito specializzato Milano Finanza – ” l’investimento da 10 miliardi di dollari di Microsoft in OpenAI per integrare il software di intelligenza artificiale ChatGpt dentro Bing. Mountain View, dal canto suo, sarebbe molto indietro nella corsa all’intelligenza artificiale (da ricordare il flop al debutto per Bard, la risposta di Alphabet a OpenAI). Se Samsung abbandonasse davvero Google, nelle casse dell’azienda verrebbero a mancare circa 3 miliardi di dollari annui. E il monopolio dell’azienda nel settore delle ricerche web sarebbe a rischio.

E Mountain View non può restare a guardare.

“Per questo il colosso tech, secondo quanto riferito dal New York Times – scrive ancora Milano Finanza – ” sta intensificando il lavoro sull’intelligenza artificiale con due progetti in corso per recuperare il terreno perduto: uno di breve e uno di lungo periodo. Il primo si chiama Magi: un motore di ricerca che fornirebbe all’utente risposte più personalizzate ed elaborate. Il progetto, che altro non sarebbe se non un potenziamento di Google Search con software di AI, sarebbe in grado di alzare il grado di personalizzazione del servizio, «anticipando le necessità degli utenti». Il secondo step, di lungo periodo, riguarderà invece la piena integrazione dell’AI nel motore di ricerca, che diventerà, secondo quanto riferito dal giornale americano, qualcosa di completamente nuovo rispetto a come siamo abituati. Lo sviluppo del vero Bard è tuttavia ancora embrionale. Per ora si parla soltanto dell’estensione del progetto Magi (quello più soft) a circa 30 milioni di persone, prevista solo per il prossimo autunno”.

 

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