Economia – L’ Inflazione in Usa cresce più del previsto. Il grafico e lo studio

12/01/2024

Economia – Inflazione Usa cresce più del previsto. Il grafico e lo studio

L’inflazione negli Stati Uniti è salita oltre le attese a dicembre, registrando un tasso annuo del 3,4%, superiore al 3,1% di novembre e alle previsioni degli analisti (3,2%).

Il valore core, che esclude energia e cibo, è sceso al 3,9% dal 4% di novembre, appena sopra le aspettative degli economisti (3,8%). Questo aumento potrebbe rendere più incerto il previsto taglio dei tassi della Federal Reserve a marzo.

Le aspettative sui tassi prevedono ora una probabilità del 65% per un taglio a marzo, in calo dal 75% di prima.

La Fed ha aumentato i tassi di 525 punti base da marzo 2022, e secondo le previsioni di dicembre, potrebbe ridurli tre volte nel 2024. Gli analisti prevedono il primo taglio a maggio o giugno, considerando la resistenza dell’economia e l’occupazione robusta negli Stati Uniti.

«Sulla scia della svolta dovish della Federal Reserve a dicembre, i mercati finanziari avevano prezzato un taglio dei tassi già a marzo», ha rilevato Ing., ripreso da MilanoFinanza. Tuttavia «la tenuta del mercato del lavoro e gli ultimi dati sull’inflazione, più solidi del previsto, suggeriscono che è improbabile, a meno di uno shock economico o del sistema finanziario. Riteniamo che la Fed preferisca aspettare fino a maggio». Ebury segnala «un potenziale rialzo del dollaro a breve termine se i membri della Fed dovessero continuare a mettere in dubbio la possibilità di un primo taglio dei tassi alla riunione di marzo».

“Tutti gli analisti – conclude MilanFinanza- ” ricordano comunque che l’indice di inflazione preferito della Fed è il Pce (Personal Consumption Expenditures), calcolato con una metodologia diversa rispetto al Cpi. Il Pce è più vicino al ritorno al 2%: a novembre era al 2,6%. Le aspettative di un taglio dei tassi a marzo sono state attenuate anche da dati positivi usciti sul mercato del lavoro: negli Usa il numero di persone che hanno presentato nuove richieste di sussidi di disoccupazione è sceso in modo inaspettato la scorsa settimana”.

Di seguito il grafico Ispi

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