
Bollette alle stelle, + 18% da gennaio ad oggi – Ecco quanto si spenderà di più nel 2025

Bollette alle stelle, + 18% da gennaio ad oggi
L’anno nuovo è iniziato con un’impennata nei costi dell’energia per milioni di famiglie italiane. Secondo l’indagine condotta da Facile.it, nel primo trimestre del 2025 una famiglia media con contratto a prezzo indicizzato nel mercato libero ha speso circa 1.247 euro per luce e gas, ovvero il 18% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le principali cause di questo aumento sono da ricercare nell’incremento dei costi delle materie prime energetiche, che hanno pesantemente influenzato le tariffe.
In questo contesto, gli analisti accolgono con favore le misure straordinarie messe in campo dal Governo, come il contributo una tantum destinato ad alleviare il carico economico sulle famiglie più colpite.
Gas più caro dell’elettricità
Tra le due principali forniture energetiche, è il gas a incidere maggiormente sul bilancio familiare: la spesa media nel primo trimestre ha raggiunto i 990 euro, segnando un aumento del 19% su base annua. La componente elettrica si è fermata invece a 257 euro, con una crescita del 15% rispetto al 2024.
Le stime parlano chiaro: nel corso del 2025, una famiglia media con contratto a prezzo variabile dovrebbe arrivare a spendere 2.950 euro complessivi per luce e gas, circa 200 euro in più rispetto al totale del 2024, con un incremento del 7%.
Fattori internazionali e dinamiche del mercato
Paradossalmente, il recente caos legato ai dazi commerciali ha avuto effetti positivi sulle quotazioni dell’energia. Le tariffe imposte dagli Stati Uniti, la possibile frenata dell’economia globale e la riduzione delle richieste di gas naturale liquefatto da parte dei Paesi asiatici hanno determinato un abbassamento dei prezzi. A questo si aggiungono il calo della domanda dovuto a temperature più miti e l’ipotesi che l’Unione Europea possa rivedere al ribasso gli obblighi di riempimento degli stoccaggi. Tutti elementi che, se confermati, potrebbero portare un minimo sollievo alle finanze già provate delle famiglie italiane.