
Disabile cacciata dall’Università, parla la ragazza “Mi sono sentita umiliata” – Presidio degli studenti per protesta

Disabile cacciata dall’Università: il racconto della ragazza – Presidio degli studenti per protesta
La ragazza disabile ha raccontato come sono andati i fatti. Le sue parole, attraverso un comunicato diffuso dal Coordinamento per il Diritto allo Studio-UDU di Pavia,
“Ieri a Pavia faceva freddo e pioveva, non era possibile mangiare all’esterno – racconta Giorgia Orsi, iscritta al corso di Filosofia -.
Allora sono entrata nell’aula dove avevo lezione, mi sono seduta in fondo e ho iniziato a mangiare. Sono stata avvicinata da una signora che si è messa ad urlare di uscire. Io le ho fatto presente di essere invalida e di avere un tumore. Sul momento si è allontanata, ma poi sono arrivati in due che hanno alzato i toni, mi hanno detto che non potevo stare lì. Ho cercato di oppormi, di dire che mi ammalo e che non potevo stare fuori. A quel punto si sono avvicinate delle studentesse per sostenermi, ma il comportamento del personale è ancora peggiorato, infatti sono stata minacciata che sarebbero intervenuti i Carabinieri”.
“Mi sono allontanata e ho provato ad andare in portineria per cercare una soluzione, ma mi è stato risposto che erano affari miei – continua il racconto di Giorgia -. Non sapendo più cosa fare, mi sono rivolta all’ufficio disabili e ai rappresentanti degli studenti che sono prontamente intervenuti. Adesso sono stanca e confusa, il rettore mi ha chiamato per scusarsi dell’accaduto.
Ieri è capitato a me che sono riuscita a reagire e denunciare, ma la cosa sarebbe potuto capitare anche a persone più fragili”.
Ed è subito scattata la protesta degli studenti, che ormai da tempo reclamano luoghi al chiuso dove poter consumare il cibo che si portano da casa.
Ieri i ragazzi hanno effettuato un presidio davanti al rettorato, promosso dal Coordinamento per il diritto allo studio (Udu). “Non è possibile continuare a tirare fuori della scuse per negarci gli spazi dove mangiare” – hanno ribadito gli studenti.