
Garlasco, Chiara Poggi uccisa forse per un ricatto sessuale – Si aggiunge una nuova pista

Garlasco, Chiara Poggi uccisa forse per un ricatto sessuale
A quasi due decenni dalla tragica morte di Chiara Poggi, avvenuta il 13 agosto 2007 a Garlasco, emergono nuovi spunti investigativi. Una teoria finora poco esplorata ipotizza che la giovane possa essere stata assassinata perché venuta a conoscenza di un segreto compromettente, legato a un presunto caso di ricatto sessuale che coinvolgerebbe il rettore di un santuario locale.
Secondo questa nuova pista, Chiara potrebbe aver scoperto qualcosa di molto delicato all’interno del Santuario della Madonna della Bozzola, dove un sacerdote, che era anche esorcista, sarebbe stato al centro di uno scandalo. La trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” ha raccolto la testimonianza di un uomo attualmente latitante, un cittadino rumeno, che sostiene che Chiara era a conoscenza di materiale potenzialmente incriminante (registrazioni audio e video di natura sessuale), al punto da costituire un pericolo per chi voleva mantenere il segreto.
Questo scenario si collega a un’indagine del 2014 in cui due cittadini rumeni furono arrestati con l’accusa di estorsione: avrebbero chiesto 250.000 euro per non rendere pubblici i materiali che coinvolgevano il religioso. Uno dei due, ora irreperibile, avrebbe dichiarato che Chiara era al corrente della vicenda e aveva minacciato di parlarne.
Si tratta, ovviamente, di affermazioni non supportate da prove concrete, e quindi da trattare con la dovuta cautela. Tuttavia, aggiungono un ulteriore tassello alla complessa vicenda giudiziaria.
Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere, ma la sentenza è sempre stata accompagnata da forti dubbi, legati a presunte lacune nelle indagini iniziali, tra cui contaminazioni della scena del crimine e assenza dell’arma del delitto.
Durante gli anni del processo, si erano già avanzate teorie alternative, come quella che Chiara potesse aver trovato materiale compromettente sul computer di Stasi. Tuttavia, anche quell’ipotesi non ha trovato conferme.
Il mistero della morte di Chiara Poggi resta ancora aperto, e la possibile implicazione di ambienti insospettabili alimenta dubbi e interrogativi che continuano a dividere l’opinione pubblica.