
GLI USA HANNO ATTACCATO L’IRAN. Mossa a sorpresa di Trump: “Colpiti 3 siti nucleari”. Teheran risponde: “Ora comincia la guerra”’

GLI USA HANNO ATTACCATO L’IRAN. Mossa a sorpresa di Trump: “Colpiti 3 siti nucleari”.
Con una mossa inaspettata, il presidente americano Donald Trump ha ordinato un’offensiva contro l’Iran, centrando tre impianti nucleari: Fordow, Natanz e Esfahan. L’azione è stata annunciata direttamente da Trump sulla piattaforma Truth Social, dove ha dichiarato che le forze armate statunitensi avevano condotto un’operazione “di grande successo”, sganciando un “intero carico di bombe” sul sito di Fordow e confermando che tutti gli aerei erano rientrati senza incidenti.
Questo attacco arriva in anticipo rispetto ai quattordici giorni promessi da Trump per tentare un dialogo con Teheran, e segue nove giorni di attacchi israeliani nella regione. L’intervento statunitense segna una svolta improvvisa e potenzialmente destabilizzante nello scenario mediorientale, generando timori di un’escalation fuori controllo.
Dall’Iran, la risposta è stata immediata e minacciosa. Attraverso i media ufficiali e l’account X associato ai Guardiani della Rivoluzione, è stato dichiarato che “la guerra ha avuto inizio”, e che “ogni americano, civile o militare, presente nella regione è da ora un bersaglio legittimo”. Anche i ribelli Houthi, sostenuti da Teheran, si sono uniti nel minacciare gli Stati Uniti.
Durante un discorso alla nazione pronunciato alla Casa Bianca accanto al vicepresidente J.D. Vance, al segretario di Stato Marco Rubio e al segretario alla Difesa Pete Hegseth, Trump ha descritto l’attacco come una “straordinaria vittoria militare”, sottolineando che gli obiettivi colpiti sono stati “completamente annientati” tramite “attacchi mirati di alta precisione”.
Il presidente ha lanciato un severo avvertimento all’Iran: “Abbiamo molti altri bersagli. Se non si sceglierà il percorso della pace, risponderemo con maggiore forza e rapidità”. Inoltre, ha precisato che ogni eventuale reazione iraniana sarà affrontata con una potenza superiore rispetto a quella appena impiegata.
Trump ha anche evidenziato la collaborazione con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che in un video ha elogiato la “decisione audace” degli Stati Uniti, definendola capace di “cambiare il corso della storia”. I due leader si sarebbero consultati sia prima che dopo i raid.
Le forze statunitensi hanno impiegato bombardieri invisibili B-2 partiti dal Missouri, utilizzando bombe anti-bunker per colpire Fordow e lanciando circa 30 missili Tomahawk contro gli altri due siti. Secondo fonti militari, la scelta dell’attacco è stata mantenuta riservata fino all’ultimo per sfruttare l’effetto sorpresa.
La decisione di Trump rischia ora di trascinare gli Stati Uniti nel confronto diretto tra Iran e Israele. Sono circa 40.000 i militari americani presenti nell’area che potrebbero essere esposti a rappresaglie da parte iraniana. La strategia statunitense ha inoltre ignorato i tentativi diplomatici europei e la proposta russa di sostenere un programma nucleare civile per Teheran.
In patria, l’azione ha spaccato il Congresso. I democratici, tra cui Alexandria Ocasio-Cortez, denunciano un’operazione condotta senza approvazione del Parlamento, e parlano apertamente di impeachment. I repubblicani, al contrario, hanno elogiato l’iniziativa, appoggiati anche dalla base conservatrice del movimento MAGA.
Dal panorama internazionale, il segretario generale dell’ONU António Guterres ha espresso forte preoccupazione, parlando di una “pericolosa escalation in una regione già sull’orlo del conflitto”.