
Guerra in Ucraina – Petrolio e gas alle stelle: i primi effetti dell’invasione russa

Il gas si impenna del 58%, petrolio sopra 100 dollari, grano e alluminio carissimi: sono i primi effetti dell’invasione russa in Ucraina. Il prezzo del gas, in particolare è in rialzo del 58%, mentre il petrolio va oltre 100 dollari al barile.
L’oro è arrivato ai suoi livelli massimi da un anno, mentre l’alluminio ha toccato persino il suo record storico, come il nickel. Mentre sui mercati agricoli svettano grano, mais e soia.
L’invasione della Russia in Ucraina ha già forti conseguenze sui mercati azionari e delle materie prime.
Il prezzo del gas, a Londra, ha varcato la soglia dei 200p per MM BTU, l’unità di misura britannica del gas (circa 28,26 metri cubi), in aumento di questi il 6%, mentre sul mercato newyorkese il prezzo del gas Henry Hub segna un rialzo del 5,13% a 4,86 dollari.
Anche il petrolio schizza alle stelle, sfondando il tetto dei 100 dollari al barile. E’ la prima volta che accade da 7 anni e si tratta di una reazione forte, dal momento che la Russia è uno dei maggiori produttori mondiali di greggio e fa parte dell’Opec Plus, la configurazione allargata del cartello.
Nel corso delle contrattazioni notturne il Brent ha raggiunto un valore di 103,3 dollari al barile, ossia in rialzo del 6,76%, mentre il future sul greggio statunitense, Light crude Oil, ha riportato un aumento del 6,55% a 98,13 dollari.
Ora il problema si allarga agli altri Paesi dal momento che i netti aumenti delle ultime ore avranno conseguenze inevitabili sui prezzi dei carburanti, già alti, che colpiranno i consumi e la logistica, anche i trasporti.