
Territorio
11/03/2023
In Italia sta sparendo la neve – Il 2023 segna un clamoroso -63% rispetto alle medie. I dati allarmanti
In Italia sta sparendo la neve – Il 2023 segna un clamoroso -63% rispetto alle medie. I dati allarmanti
In Italia sta sparendo la neve. Il mese marzo è quello in cui si registra il massimo accumulo nel nostro Paese, ma i dati sono sconfortanti: . «Intorno all’inizio del mese, nel nostro paese di solito contiamo su 10-13 miliardi di metri cubi d’acqua, ma quest’anno siamo a meno di 4 miliardi. Ne manca più della metà, e siamo in condizioni peggiori rispetto allo scorso anno, dove nello stesso momento ne avevamo 6 miliardi» ha spiegato Luca Ferraris, presidente di Fondazione CIMA- Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, che si occupa in particolare dello studio la prevenzione dei rischi legati ai cambiamenti climatici.
«Rileviamo un deficit totale del -63%, a causa delle temperature molto miti che abbiamo registrato nella seconda metà di febbraio – aggiunge al Sole 24 Ore Francesco Avanzi, ricercatore CIMA e idrologo specializzato in neve -. Ciò significa che, ad oggi, abbiamo circa un terzo della neve degli ultimi anni, con una grave mancanza non solo sulle Alpi italiane, che presentano un deficit sistemico su tutto l’arco, ma anche sugli Appennini, che tornano a registrare un innevamento minore della media dopo gennaio. Stessa sorte per i bacini del Po e dell’Adige, che presentano un deficit del -66% e -73%, anche maggiore rispetto al quadro nazionale».
Un problema che colpisce drammaticamente le Alpi, il serbatoio di acqua nazionale.
«È a repentaglio il meccanismo che garantisce le maggiori risorse idriche in Italia – aggiunge Francesco Avanzi -. Anche perché la neve ha il vantaggio, rispetto alle piogge, di fondere un po’ alla volta penetrando meglio nei terreni e arricchendo le falde».
Intanto, nel 2023, soltanto in 5 province del centro Italia è caduta più neve rispetto alle medie. Per tutte le altre province il bilancio è decisamente negativo.
“Sembrava che potesse esserci un recupero a fine febbraio – continua Il Sole 24 Ore, che illustra una situazione di grave crisi- ” ma poi le precipitazioni, che inizialmente sembravano abbondanti, si sono molto ridimensionate. «Sul finire di febbraio ha fatto un’ottima nevicata, ma confinata localmente. In particolare nella provincia di Cuneo. E più in generale nel torinese e Liguria. Poi però ha fatto caldo e buona parte della neve si è fusa in fretta”. Il trend calante, accelerato negli ultimi due anni, è evidente già con una serie storica di pochi anni. E gli ultimi due anni sono stati i peggiori, ben sotto la media, e che a incidere sono soprattutto le regioni settentrionali”.
28/03/2023
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