
Lombardia- Dramma senza fine, altri due morti sul lavoro in poche ore: “Ora basta tragedie!”

Lombardia- Dramma senza fine, altri due morti sul lavoro in poche ore.
Un’altra giornata nera per la sicurezza sul lavoro in Lombardia, dove due operai hanno perso la vita nel giro di un’ora in circostanze tragicamente simili, entrambe avvenute all’interno di cave di marmo. I due incidenti, accaduti a Botticino (nel Bresciano) e a Faloppio (in provincia di Como), hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza nei settori ad alto rischio come quello estrattivo.
Nel comune di Botticino, dove il marmo rappresenta una risorsa economica fondamentale, Adriano Mazzelli, 53 anni, è stato colpito da un blocco di pietra durante le operazioni di estrazione. Trasportato d’urgenza in ospedale, è deceduto poco dopo. La Procura di Brescia ha immediatamente avviato un’indagine, sequestrando la cava per chiarire dinamiche e responsabilità. Mazzelli, originario di Gardone Valtrompia e residente a Prevalle, era molto conosciuto per la sua attività di allenatore nel calcio dilettantistico giovanile. La sua società sportiva lo ha ricordato con parole commosse, definendolo non solo un tecnico, ma un punto di riferimento umano, capace di trasmettere passione e valori ai giovani atleti anche dopo dure giornate di lavoro in cava.
Poco dopo, a Faloppio, nella località Fornace, un altro operaio ha trovato la morte in modo analogo: Antonio Giuseppe Patitucci, 57 anni, originario della Calabria, è stato travolto da alcuni massi del peso complessivo di oltre due tonnellate mentre era impegnato in attività di lavorazione con altri due colleghi. Nonostante il loro intervento tempestivo per liberarlo, i soccorsi non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
Questi tragici episodi non sono stati gli unici incidenti registrati nella giornata. A Lodi, un geometra cinquantenne di Brescia è rimasto gravemente ferito dopo essere stato schiacciato da un rimorchio sganciatosi accidentalmente dalla motrice. L’uomo è ricoverato in condizioni critiche all’ospedale San Matteo di Pavia.
I sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Lombardia hanno espresso forte preoccupazione, sottolineando l’urgenza di rafforzare la formazione dei lavoratori e di intensificare i controlli nei settori più a rischio, come quello estrattivo e delle costruzioni. Anche l’Ugl ha rinnovato l’appello affinché vengano potenziate le ispezioni nei luoghi di lavoro, per evitare che simili tragedie si ripetano. Il grido che si leva, unanime, è chiaro: “Basta morti sul lavoro”.