
Milano -Berlusconi assolto nel processo Ruby Ter: la motivazione del Tribunale

Berlusconi assolto nel processo Ruby Ter – La motivazione del Tribunale
Berlusconi è stato assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo sul caso Ruby ter.
I 29 imputati sono stati tutti assolti, qualcuno prosciolto per prescrizione per le posizioni minori.
Le assoluzioni, con la formula “perché il fatto non sussiste”, oltre a Berlusconi riguardano anche Karima el Mahroug, detta Ruby Rubacuori e le 20 giovani ex ospiti delle serate di Arcore.
“Ruby è stata tutta un’invenzione, il mio nome rimane Karima e ora è finito un incubo”: ha dichiarato oggi Karima el Mahroug dopo essere stata assolta a Milano.
Secondo il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia le ragazze ex ospiti delle serate di Arcore, ascoltate nei processi sul caso Ruby, “non potevano legittimamente rivestire l’ufficio pubblico di testimone, perché andavano indagate già all’epoca e sentite come testi assististe da avvocati”.
In questo modo, non essendoci più le false testimonianze, cade parallelmente l’accusa di corruzione in atti giudiziari perché manca “l’ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi”.
Lo ha scritto il presidente del Tribunale Roia:
“Sulla base “degli elementi di fatto” – riporta l’Ansa – “che “verranno dettagliatamente illustrati nella motivazione della sentenza, il Tribunale ha accertato – scrive Roia in una lunga nota – che le imputate Amarghioalei, Barizonte, Berardi, Bonasia, Cipriani, De Vivo Concetta, De Vivo Eleonora, El Mahroug, Espinosa, Faggioli, Ferrera Marianna, Ferrera Manuela, Loddo, Garcia Polanco, Guerra, Rigato, Skorkina, Sorcinelli, Toti, Trevaini e Visan non potevano legittimamente rivestire l’ufficio pubblico di testimone nei procedimenti” Ruby e Ruby bis “perché sostanzialmente indagate di reato connesso”. Gli indizi “non equivoci a loro carico risultavano dagli atti dei procedimenti in cui le stesse sono state escusse come testimoni”. Questo accertamento, si legge, “sulla qualità soggettiva in capo alle imputate dei reati contestati incide sulla stessa possibilità di configurare sia la falsa testimonianza che la corruzione in atti giudiziari”.