
Milano – La strage infinita: un altro operaio precipita da 12 metri. Muore a 24 anni

Milano è stata teatro di due nuovi incidenti mortali sul lavoro che hanno tolto la vita a due operai in circostanze diverse ma ugualmente drammatiche.
Le vittime sono Endrit Ademi, 24 anni, e Roberto Vitale, 60 anni. Il primo, di origine kosovara ma cittadino italiano, risiedeva a Rovato (in provincia di Brescia) ed è deceduto cadendo da un’altezza di circa 12 metri mentre lavorava su una facciata di un edificio in via Bassini, nella zona Lambrate del capoluogo lombardo. Il secondo ha perso la vita in un altro cantiere della città.
Questi ennesimi lutti riportano al centro del dibattito pubblico il tema della sicurezza sul lavoro, con un bilancio che continua a crescere e che molti definiscono ormai non più un’emergenza ma una vera e propria strage silenziosa. Il segretario della CGIL, Maurizio Landini, intervenendo da Pescara in occasione di un evento legato ai referendum di giugno, ha duramente criticato il modello produttivo attuale, sottolineando come la tutela della vita dei lavoratori sia spesso sacrificata in nome del profitto.
“Non è un’emergenza, è una strage vera e propria”, ha dichiarato Landini, evidenziando che la sicurezza viene ancora vissuta dalle imprese come un costo anziché un investimento indispensabile. Il sindacalista ha parlato di una logica disumanizzante in cui il lavoratore viene trattato come una macchina, una merce, un numero, invece che come una persona. E ha ribadito con forza la necessità di rivedere alla radice il sistema economico e le modalità con cui si fa impresa, affinché la dignità e l’incolumità dei lavoratori tornino ad essere una priorità.