Cronaca

15/03/2022

Arriva il prototipo per irrigare e fertilizzare i campi con acque reflue depurate – L’innovazione in agricoltura

CONDIVIDI

Arriva il prototipo per irrigare e fertilizzare i campi con acque reflue depurate – L’innovazione in agricoltura

E’ stato sviluppato da ENEA e Università di Bologna in collaborazione con Gruppo Hera e Irritec, il prototipo tecnologicamente avanzato in grado di depurare le acque reflue per irrigare e fertilizzare i campi coltivati.

I benefici sono diversi, dalla maggiore disponibilità idrica, all’ apporto di nutrienti, fino alla riduzione dei concimi chimici, sostenibilità ambientale e qualità della filiera depurativa.

L’innovazione – spiegano da Enea – rientra nell’ambito del progetto Value CE-IN, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna[1] e dal Fondo Sviluppo e Coesione, e sarà presentato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra ogni anno il 22 marzo.

Il prototipo dimostrativo, al momento, è stato testato su un campo sperimentale con 120 colture di cui 66 piante di pesco e 54 di pomodoro da industria. E i risultati raccolti hanno confermato la qualità delle acque depurate a fini agricoli.

“I risultati ottenuti nell’ambito del progetto, coordinato dall’ENEA, potrebbero supportare l’applicazione dello schema prototipale a tutti gli impianti di depurazione e la diffusione di pratiche di riuso a vantaggio di tutti gli stakeholder di filiera – dai gestori d’impianto ai consorzi di bonifica fino al settore dell’automazione, controllo e misurazione – con l’obiettivo di garantire una fonte idrica non convenzionale e sicura e fornire al contempo un apporto di elementi nutrienti alle colture, in linea con i nuovi indirizzi comunitari in vigore dal 2023[2]”, sottolinea il coordinatore del progetto Luigi Petta, responsabile del Laboratorio ENEA di Tecnologie per l’uso e gestione efficiente di acqua e reflui.

“Secondo studi recenti nel nostro Paese – spiegano da ENEA – ” i prelievi pro capite di acqua dolce per uso agricolo rappresentano circa il 50% del fabbisogno idrico totale; inoltre, i sempre più frequenti fenomeni di carenza idrica dovuti ai cambiamenti climatici pongono a serio rischio oltre un terzo della produzione agricola nazionale, con danni alla quantità ed alla qualità dei raccolti, stimabili mediamente nell’ordine di un miliardo di euro all’anno.

I risultati di ricerca industriale, da confermare con ulteriori campagne, evidenziano la fattibilità di pratiche di economia circolare e simbiosi industriale che favoriscono la conversione degli impianti di depurazione in vere e proprie bioraffinerie da cui recuperare la risorsa idrica primaria, prodotti secondari ad elevato valore aggiunto, come ammendanti e fertilizzanti in grado di garantire un apporto di nutrienti, tra cui azoto, fosforo e potassio, e ridurre il ricorso a concimi chimici di sintesi”.

“La ricerca condotta ha evidenziato l’elevato potenziale del riuso a scopo fertirriguo delle acque reflue depurate, sia in termini quantitativi che nutritivi, sfruttando tecnologie e materiali smart che consentono la gestione dell’irrigazione e della fertilizzazione di precisione. Inoltre, la verifica degli effetti del riutilizzo diretto degli effluenti secondari e terziari sul sistema “suolo-pianta” ha mostrato, negli studi fin qui condotti, la sicurezza e la sostenibilità di tale pratica”, evidenzia Attilio Toscano, professore di idraulica agraria e coordinatore delle attività sperimentali condotte dal CIRI FRAME, il Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia dell’Università di Bologna.

“Questa sperimentazione si inserisce all’interno delle strategie del Gruppo Hera che puntano a un uso sempre più efficiente delle risorse, con riduzione dei consumi, soluzioni per la circolarità e il riuso. Il depuratore di Cesena rappresenta, infatti, un esempio concreto di economia circolare nell’ambito del ciclo idrico, sia in termini di una tangibile e sicura possibilità di riutilizzare le acque reflue depurate per scopi agricoli, sia per la valorizzazione e il recupero di prodotti secondari dai fanghi di depurazione”, evidenzia Susanna Zucchelli, Direttore Acqua del Gruppo Hera.

“In virtù dei risultati conseguiti, il progetto ambisce a fare da catalizzatore di accordi tra istituzioni ed aziende della filiera, già coinvolti in sede di sviluppo progettuale, per implementare queste pratiche su scala reale, a partire dalla best practice messa a punto a Cesena nell’ambito del progetto”, conclude Petta.

 

 

 

29/04/2024 

Territorio

Milano capitale dei “single” – Oltre il 50% dei nuclei famigliari è composto da una sola persona

Milano capitale dei “single” – Oltre il 50% dei nuclei famigliari è composto da una sola […]

leggi tutto...

29/04/2024 

Imprese italiane: arriva l’obbligo di assicurarsi contro calamità naturali e catastrofi – Le nuove misure del Governo

Imprese italiane: arriva l’obbligo di assicurarsi contro calamità naturali e catastrofi. L’Italia ha visto un aumento […]

leggi tutto...

29/04/2024 

Territorio

Milano – Festa Inter: 350mila tifosi “invadono” Milano: 40 colpiti da malore

Milano – Festa Inter: 350mila tifosi “invadono” Milano: 40 colpiti da malore Oltre 350.000 tifosi hanno […]

leggi tutto...

29/04/2024 

Economia

In Italia sarà spesa record per le pensioni nel 2025 – Primi (nettamente) in Europa

In Italia sarà spesa record per le pensioni nel 2025 – Primi (nettamente) in Europa Nel […]

leggi tutto...

29/04/2024 

Territorio

Milano – Rinascono le Torri di via Russoli – Riqualificate anche con “scarti di riso”: il progetto speciale

Milano – Rinascono le Torri di via Russoli – Riqualificate anche con “scarti di riso”: il […]

leggi tutto...

28/04/2024 

Territorio

Inter, parte la festa Scudetto- Finale col botto, con doppietta di Chala. Ora i festeggiamenti in città: il programma

Inter, parte la festa Scudetto- Finale col botto, con la doppietta di Chala contro il Toro […]

leggi tutto...
Privacy Policy Cookie Policy