
Lavoro – Dopo l’emergenza pandemica arriva quella energetica. FLP e CSE scrivono a Draghi “Aumentare lavoro da remoto per imprese e pubblico impiego”

Ieri, giovedì 10 Marzo, la FLP, insieme alla CSE hanno scritto al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri Orlando e Brunetta chiedendo di favorire al massimo il risparmio energetico attraverso l’uso del lavoro a distanza per le imprese private e di varare un piano straordinario per il lavoro da remoto per tutto il pubblico impiego.
“Purtroppo all’emergenza sanitaria dovuta al Covid ne sta seguendo un’altra, parimenti grave ed insidiosa, quella energetica. Per questo abbiamo scritto oggi al Presidente del Consiglio Mario Draghi chiedendo di aumentare il lavoro da remoto per il lavoro pubblico e privato per gravare meno sui bilanci di famiglie e imprese e favorire la diversificazione degli approvvigionamenti e il risparmio delle pubbliche amministrazioni”.
Queste le dichiarazioni del Segretario Generale della FLP e della CSE Marco Carlomagno, che ha altresì dichiarato: “Abbiamo un problema serio e di sistema, irrisolvibile nel breve periodo, ma che può essere tamponato prima di mettere in discussione la ripresa o anche solo la tenuta dei conti del Paese e la capacità di spesa dei cittadini. Con la benzina che viaggia verso i due euro e mezzo, l’esigenza primaria di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e quella di risparmiare un salasso ai conti pubblici e privati, non vi è altra strada che un ricorso massiccio al lavoro da remoto, in tutte le sue forme, ferma restando la funzionalità piena dei servizi”.
“Ci siamo battuti per disciplinare lo smart working e le altre forme di lavoro da remoto nei contratti pubblici – conclude Carlomagno – e quindi la strada già è stata tracciata. Abbiamo sperimentato nuove forme organizzative del lavoro durante la pandemia. Chiediamo al Governo di favorire al massimo il risparmio energetico attraverso l’uso del lavoro a distanza per le imprese private e di varare un piano straordinario per il lavoro da remoto per tutto il pubblico impiego”.